TRIKONA - ASANA (La posizione del Triangolo)
Asana dell’Hatha-Yoga Classico
Molte sono le varianti di questa importante e fondamentale asana dell’Hatha -Yoga Classico che qui viene proposta in una delle versione più conosciute e praticate.
E’ un asana laterale che si esegue prima sul lato sinistro e poi sul lato destro avendo cura di mantenerla con gli stessi tempi da ambo i lati.
Livello fisico: Porta benefici alla respirazione; sviluppa il torace che si mantiene ben aperto e non deve flettersi in avanti; rafforza i muscoli delle gambe e della schiena; rende elastiche caviglie ed anche.
Non deve essere mantenuta a lungo dalle persone sottopeso in quanto porta un ulteriore dimagrimento.
Livello energetico: è un asana prevalentemente di Terra e, subito dopo, di Fuoco. Il chakra maggiormente coinvolto, quindi, è Muladhara; il chakra della base, collocato sul pavimento pelvico tra l’ano e i genitali; zona relata anatomicamente all’area del plesso coccigeo che si estende fino all’ultima vertebra sacrale.
Manipura viene stimolato trattandosi di una posizione laterale che coinvolge sempre i Vira-Chakra Surya e Chandra che sono collocati alla destra e alla sinistra di Manipura.
Livello simbolico: l’asana simboleggia l’unione tra l’energia maschile e l’energia femminile; tra Shiva e Shakti, l’unità primigenia del trantrika; per estensione tra Surya e Chandra; tra Pingala e Ida.
La consapevolezza, l’integrazione, la padronanza di queste due energie è basilare nello nell’Hatha-Yoga che significata proprio unione del sole e della luna.
A livello psicologico, per estensione, il simbolo di quest’asana si integra che gli archetipi della madre e del padre, ossia delle due energie che ci hanno generato.
A livello psicologico, quindi, può essere molto utile in quelle situazione nelle quali sperimentiamo conflittualità e contraddizione tra i nostri genitori.
Ognuno di noi ha bisogno di portarsi dentro padre e madre, le nostre radici (Muladhara), come un’unità genitoriale armonica e coerente; questo ci dà un senso di equilibrio, di appartenenza e di sicurezza.
© Enrica Rame
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